Il pavimento di casa è rimasto pulito più a lungo del solito, sul sentiero che porta verso il paese i sambuchi sono carichi di fiori e le erbe sono alte, in attesa del primo taglio.
Nina ci ha lasciato che era un venerdì, all’inizio del mese che più amo.
Per la prima volta in tutti questi anni camminare verso il bosco non mi dà respiro: c’è tanto di noi in ogni filo d’erba, è come se fossi interrotta.
Cerco il mio centro nell’odore dei fiori, nel perpetuarsi delle stagioni e dei loro ritmi, ripeto gli stessi gesti in cerca di quel noi che si è perso.
E ho ascoltato questa canzone ogni volta che ne sentivo il bisogno.
Tempo di sciroppo.
Ho iniziato a produrre lo sciroppo di sambuco undici anni fa: negli anni ho modificato piccoli dettagli che hanno reso migliore la ricetta.
Sulla proporzione tra i fiori e i limoni, per esempio, aumentando i primi per ottenere uno sciroppo più aromatico. O nella gestione degli ombrelli di sambuco, arrivando a eliminare il più possibile la sua parte verde: una pulizia più minuziosa elimina la parte erbacea nel gusto dello sciroppo per amplificare quello aromatico dei fiori.
Online troverete molte ricette, con metodi diversi l’uno dall’altro: questo è il mio.
Ho sostituito le vecchie foto dell’articolo, ma ne ho mantenuto la primissima struttura. Un articolo acerbo e poco approfondito, ma sono sempre stata una romantica, cambiarlo non sarebbe stato da me.
Celebrare l’amore, qualunque sia la sua forma.
Sabato ho caricato il mio sciroppo di sambuco, le pagnotte e non so quante altre scatole e contenitori di cibo: Laura e Luca hanno voluto che fossi io a occuparmi del buffet per il loro matrimonio e facendolo mi hanno regalato l’enorme possibilità di mettermi alla prova ancora una volta.
Sapevo sarebbe stato un lavoro oneroso, a tratti ero terrorizzata, non avevo mai cucinato da sola per un numero così alto di persone, ma l’idea di poter dare il mio contributo a celebrare l’amore di due persone come loro superava ogni paura.
Ho costruito il mio menù basandomi sulla semplicità, confidando sulla bontà delle materie prime.
La cucina per essere autentica e generosa non può che partire dalla terra.
L’unico piatto fotografato della giornata è stata questa insalata di cipollotti e asparagi, costruita sul canovaccio di una ricetta di qualche tempo fa, i porri in vinaigrette, ti piacerebbe che ne condividessi la ricetta?